L'albicocca è il frutto prodotto dall'albicocco (Prunus armeniaca), una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee, genere Prunus, specie Armeniaca.
È una pianta antichissima (4.000 anni circa), proveniente dalla Cina nordorientale.
Da qui si è diffusa passando attraverso le zone centrali dell'Asia per arrivare fino in Armenia.
Da qui si è diffusa passando attraverso le zone centrali dell'Asia per arrivare fino in Armenia.
Sembra sia stato Alessandro Magno il primo a portare l'albicocca in Occidente.
Fu introdotta in Grecia e in Italia dai romani, ma furono gli arabi a consolidarne la diffusione nella zona del Mediterraneo.
Le proprietà
Le proprietà
L'albicocca è il frutto che contiene le dosi più elevate di potassio e carotene. E' ricca di vitamina C ed A, per meglio dire di beta-carotene; questa vitamina e' fondamentale per la produzione da parte del nostro corpo della melanina, la sostanza che ci fa abbronzare e ci protegge dai raggi del sole. Il beta-carotene inoltre ha anche altre proprieta', come quella di proteggere il nostro corpo dalla cancerogenesi indotta da agenti chimici, di rendere piu' acuta la capacita' visiva, di rinforzare le ossa e i denti, di potenziare le difese immunitarie contro le infezioni respiratorie, contro gli elementi tossici dell'aria inquinata e contro i danni del fumo. il carotene è una sostanza molto importante, utilizzata dall'organismo per la produzione di vitamina A.
Inoltre l'albicocca è ricca di vitamina B, e PP e di diversi oligoelementi (come magnesio, fosforo, ferro ecc.). Ha anche proprietà lassative, favorite dalla presenza del sorbitolo (uno zucchero). Un'indicazione importante è quella di evitare di aprire i noccioli e consumarne il contenuto, perché contengono una sostanza tossica (un derivato dell'acido cianidrico).
Inoltre l'albicocca è ricca di vitamina B, e PP e di diversi oligoelementi (come magnesio, fosforo, ferro ecc.). Ha anche proprietà lassative, favorite dalla presenza del sorbitolo (uno zucchero). Un'indicazione importante è quella di evitare di aprire i noccioli e consumarne il contenuto, perché contengono una sostanza tossica (un derivato dell'acido cianidrico).
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