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nuova sfida: non comprare più prodotti industriali chimici ma realizzarli tutti in casa
in un modo di consumo consapevole. Sfruttare in modo giusto i poteri della terra.
Usare al minimo contenitori, riciclarli, fare crescere parte degli ingredienti, documentarsi, inventare, ...
Divertirsi, creare, comporre, textures, colori, odori, forme, sinergie... piccolo chimico, alchimista, cuoco, strega...
infinità di materia, combinazioni e ricette... natura, purezza, originalità...
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Melissa officinalis

La Melissa officinalis, o Erba cedrina o Cedronella, o Melissa è una pianta erbacea spontanea, perenne e rustica, molto ricercata dalle api ed è appunto per questo motivo che prende il nome dal greco mélissa.

La melissa può raggiungere dai 40 ai 100 cm di altezza, ha foglie picciuolate di un colore verde intenso in superficie e verde chiaro nella parte inferiore; le foglie sono cosparse di cellule oleifere; il loro aspetto ricorda molto la pianta dell'ortica o della menta e il profumo è simile a quello del limone.

I fiori iniziano a sbocciare nel mese di giugno: sono di colore bianco con leggere sfumature rosa pallido; hanno forma di calice campanulato; la corolla anch'essa tubolosa, ha il labbro inferiore diviso in tre lobi con quello centrale più grande rispetto ai due laterali. La varietà "Melissa aurea" ha foglie maculate di giallo.
Cresce spontaneamente nell'Europa meridionale e nell'Asia occidentale. In Italia la si può trovare lungo le siepi e nelle zone ombrose; viene inoltre coltivata nei giardini. È nota per le sue proprietà medicamentose ed è molto apprezzata anche come erba aromatica.

IN CUCINA:
Le foglie fresche di melissa aromatizzano insalate, minestre, carni, salse per il pesce, compresa la maionese, marmellate e dolci.
BELLEZZA:
L'infuso si può usare come tonico per il viso e nel risciacquo dei capelli grassi; il decotto si aggiunge all'acqua del bagno allo scopo di tonificare l'organismo.
SALUTE:
Nel caso di punture di insetti ponendo alcune foglie, appena colte, sulla parte dolente si avrà sollievo. 
Attività principali: sedativo del Sistema Nervoso, spasmolitico; stomachico e carminativo; coleretico
Impiego terapeutico: manifestazioni dolorose di origine nervosa: palpitazioni, cefalea, spasmi gastrointestinali, vomito ecc.; stati di ansia accompagnati da irrequietezza e irritabilità; insonnia; psicastenia; distonia neurovegetativa; dispepsia, aerofagia, flatulenza;
piccola insufficienza epatica; stati di tensione nervosa premestruale.

La Melissa possiede un'azione tranquillizzante, antispasmodica e carminativa, tanto che può essere
definita una pianta «nervina a tendenza carminativa» (Weiss). Il suo uso è particolarmente indicato nella cosiddetta "nevrosi gastrica", cioè nei disturbi gastrici dì origine psicosomatica, o anche quando sia presente un quadro di irritabilità generale, difficoltà all'addormentamento e tachicardia su base funzionale.
Come si può ben comprendere è un ottimo rimedio di nevrosi, e proprio per le sue qualità terapeutiche risulta articolarmente utile la prescrizione nei soggetti in
sovrappeso con tendenze bulimiche e nelle forme di somatizzazione a livello gastrico.

La pianta, inoltre, risulta essere un valido stomachico-aromatico e la si può utilizzare come carminativo e spasmolitico nelle forme dispeptiche (nausea, flatulenza ecc.). Risulta efficace nel trattamento del vomito gravidico.
La melissa favorisce la secrezione della bile e sembra che un uso continuato contribuisca a diminuire la colesterolemia. L'attività antispasmodica rende la pianta interessante anche nel trattamento delle forme algiche (odontalgia, otalgia, cefalea, dolori gastrointestinali, dismenorrea ecc.).

Esternamente l'essenza di melissa si usa in frizioni nelle nevralgie, nella cefalea e nell'emicrania. Un saggio clinico effettuato in 115 pazienti con pomata a base di estratto di melissa nel trattamento dell'Herpes simplex ha contribuito a diminuire il tempo di malattia e a ridurre notevolmente il numero delle recidive.

CURIOSITA':
La melissa, ritenuta dai greci sacra ad Artemide, è sempre stata usata come pianta medicinale e il famoso medico Paracelso le attribuiva il potere di far rivivere anche il malato più grave. Una tisana di melissa assunta con regolarità, ogni mattina, rinvigorisce l'organismo, rafforza la mente e allontana la malinconia.
Serapio scriveva che allevia le inquietudini e tristezze del cervello e principalmente quelle prodotte da umori melanconici - Avicenna che rallegra il cuore e fortifica gli spiriti vitali - Dioscoride che disostruisce i condotti cerebrali e caccia la tetraggine prodotta dall'inspessimento del fluido nervoso [...] » (Scotti, 1872).
L'Alcolato di Melissa, inventato dai Carmelitani Scalzi di Rue De Vaugirard a Parigi nel 1611, era per le sue proprietà antispasmodiche un rimedio popolare a cui facevano ricorso tutte le classi sociali nei momenti critici della loro vita (dal mal di denti, alle sincopi, alle crisi di nervi ecc.).
È ancora in voga l'uso di utilizzare infusi di melissa in quanto gradevoli, rinfrescanti e diaforetici in caso di influenza, febbre e raffreddore. Attualmente conosciamo l'attività antivirale della pianta che ne giustifica ampiamente l'uso.
Il citronellale conferisce alla melissa un aroma gradevole e il sapore del limone.

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