Mi accorgo ora che questo periodo ha influenzato le miei scelte future e che lì avevo già provato tanti dei mestieri che volevo fare da grande.
I miei miglior compagni di gioco erano le due gatte Mousse e Tam e tutti i loro cuccioli, il cavallo Lucky e l’asino Mitterrand.
Senza dubbio il mio posto di gioco preferito era il fienile pieno di vecchie boccettine, botigliette, alambichi… dove giocavo al piccolo alchimista, creavo profumi, pozioni magiche e filtri d’amore… macerando i fiori e frutti che racoglievo. Ovviamente lo facevo con le “conoscenze” e la nozione del tempo di quell’età e i miei buon profumi finivano tutti per puzzare!
*Volevo diventare “naso” o strega.
Poi passeggiavo negli vignetti dove scavavo fossili e pietre magiche… trovai pure una pietra a forma di anello di principessa che ho ancora…
*Volevo diventare archeologo, ed in effetti anni dopo mi sono laureata in storia dell’arte ed archeologia.
*Poi volevo anche diventare veterinario o sciamano e mi esercitavo sui miei pazienti animali (non preoccupatevi non gli ho mai fatto ingerire nulla ne torturati!).
*Volevo diventare stilista e giocavo a Dessinons la mode, disegnavo il mio vestito da sposa ed inventavo costumi e gioielli con quello che mi capitava sotto mano.
* Volevo anche diventare archittetto e decoratrice e disegnavo la piantina della mia future casa ovviamente con tutti I lussi che solo un miliardario si potrebbe permettere (ho conservato la piantina non si sa mai!)
Potrei continuare per pagine a scrivere tutte le opzioni di mestiere che mi sono passate in mente; chef patissier, psichiatra, commedienne, artiste, scrittrice...
Ma “da grande” cosa voglio fare?
Oggi sarei teoricamente “grande” ma la mia fantasia viaggia ancora come la farfalla che ero da bambina...
E il mio profondo dilemma è quello di dover scegliere UNA cosa quando invece me ne piacciono MILLE.
Ecco perche ho deciso di inventare il mio mestiere, un mestiere che ragruppa tanti mestieri risultato delle mie voglie di creazione, di moda, di cosmetica, di riciclo, di natura, di cura, di storia e simbolgia, di alchimia....
Oggi sarei teoricamente “grande” ma la mia fantasia viaggia ancora come la farfalla che ero da bambina...
E il mio profondo dilemma è quello di dover scegliere UNA cosa quando invece me ne piacciono MILLE.
Ecco perche ho deciso di inventare il mio mestiere, un mestiere che ragruppa tanti mestieri risultato delle mie voglie di creazione, di moda, di cosmetica, di riciclo, di natura, di cura, di storia e simbolgia, di alchimia....
Non resisto alla voglia di cambiare il senso e l'uso di quello che mi capita tra le mani.
Sono una trasformatrice.
Sono una trasformatrice.
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