Bio-eco-blablabla-home made???

nuova sfida: non comprare più prodotti industriali chimici ma realizzarli tutti in casa
in un modo di consumo consapevole. Sfruttare in modo giusto i poteri della terra.
Usare al minimo contenitori, riciclarli, fare crescere parte degli ingredienti, documentarsi, inventare, ...
Divertirsi, creare, comporre, textures, colori, odori, forme, sinergie... piccolo chimico, alchimista, cuoco, strega...
infinità di materia, combinazioni e ricette... natura, purezza, originalità...
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Breve dizionario degli ingredienti cosmetici nocivi

   Diverse sostanze utilizzate in cosmesi possono provocare fenomeni allergici, di irritazione, sensibilizzazione. Possono, inoltre, avere influenze negative sul mantenimento dell'equilibrio idrolipidico dell'epidermide e, di conseguenza, sull'idratazione cutanea.
   L'effetto negativo nei cosmetici è direttamente proporzionale alla loro concentrazione e alla durata del contatto. Poiché queste sostanze si depositano sulla superficie e nei follicoli, la frequenza nell'uso del prodotto può produrre un "effetto-accumulo", anche nel caso di semplici prodotti da risciacquo, come detergenti e shampoo.
   Non sempre il danno subìto si manifesta immediatamente dopo l'applicazione e in modo evidente, ma al contrario, le conseguenze si riscontrano nel corso del tempo.
Qui di seguito, vi proponiamo i composti più comuni, così come li troverete indicati nelle etichette, e suddivisi in base alla loro specificità d'azione.



Additivi, emulsionanti 
Alcuni ingredienti, contaminati da determinate sostanze, quali ad esempio il cancerogeno 1,4 dioxane, possono concorrere alla formazione di complessi nocivi. In discussione sono soprattutto gli ingredienti che appartengono alle categorie con suffisso PEG, Eth, Oxynol.

Polyethyleneglycole (PEG)
Categoria di sostanze emulsionanti di sintesi. In detergenti e shampoo sono utilizzate per ottenere emulsioni viscose, mentre nelle creme consentono di ottenere emulsioni con effetto emolliente e umettante. L'effetto è solo apparente, poiché non apporta effettiva idratazione, nascondendo il reale stato della pelle. In particolare le pelli sensibili o danneggiate devono evitare PEG6, PEG20, PEG 75.
Propylen glycol, Butylen glycol, Polypropylene glycol
Sono utilizzati come solventi e diluenti nelle emulsioni. Facilitano la fluidità e la tenuta delle emulsioni, evitando la separazione dei componenti. Hanno un alto grado di penetrazione nella pelle, per cui vengono anche usati come veicolo di trasporto dei principi attivi. L'uso continuo causa sensibilizzazione ed aumenta la permeabilità della pelle. Il Propylen Glycol è anche utilizzato in fitocosmetica per estrarre i principi attivi dalle piante.
Ethylene glycol
Solvente sintetico. Irritante, tossico. Nell'ambiente favorisce inquinamento da ozono.

Conservanti 
Kathon
È un conservante e battericida di sintesi ad ampio spettro, attivo anche a bassi dosaggi, è considerato un forte sensibilizzante. Non è ammesso in campo farmaceutico.
Quaternium 15
È costituito da un sale di ammonio quaternario. Conservante e antisettico viene usato anche come disinfettante e deodorante in detergenti e deodoranti. Rilascia formaldeide, è tossico e produce sensibilizzazione.
Imidazolidinyl urea
È un conservante di sintesi che rilascia formaldeide. È ammesso in cosmetica, ma non in farmaceutica. Causa sensibilizzazioni e allergie.
Diazolidinyl urea
Come il precedente, ma più forte.
Methyl paraben, Propyl paraben, Butyl paraben, Ethyl paraben
La famiglia dei Parabeni costituisce il gruppo di conservanti più utilizzati dall'industria cosmetica.
Possono dare luogo ad intolleranze, soprattutto alle pelli particolarmente sensibili.
Tensioattivi
MEA/TEA/DEA (amine e amino derivati)
Sono sostanze che contengono Monoethanolamine (MEA), Triethanolamine (TEA), Diethanolamine (DEA). Penetrando nella pelle possono dar luogo alla formazione di nitrosamine (sostanze cancerogene) e a loro depositi residuali. Si tratta di acidi grassi di sintesi o ricavati dall'olio di cocco utilizzati come emulsionanti e/o schiumogeni. Presenti in cosmetici, detergenti, shampoo e condizionatori, queste sostanze si trovano combinate sia fra loro, sia con altri tensioattivi o emulsionanti e sono facilmente assorbite dalla pelle. Sono inoltre sensibilizzanti, tossiche e disidratanti. Favoriscono la formazione di acne e forfora.
Appartengono a questa categoria: Cocamide DEA, Oleamide DEA, Lauramide DEA .
Cocamide TEA, Oleamide TEA, Lauramide TEA/Cocamide MEA, Oleamide MEA, Lauramide MEA/Linoleamide DEA, Myristamide DEA, Stearamide DEA/ DEA-Cethyl Phosphate, DEA-Oleth-3 Phosphate/TEA-Lauryl Sulfate/Thiethanoamine/Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Amonium Lauryl Sulfate, TEA-lauryl sulfate, Magnesium Laureth sulfate, MEA Laureth Sulfate
Sono tensioattivi di sintesi derivati dall'ossido di etilene, utilizzati in detergenti, saponi, shampoo e bagnoschiuma. Sono irritanti, disidratanti, comedogenici, favoriscono cioè la formazione di acne e comedoni o punti neri; il danno dipende dalla loro concentrazione nel prodotto e dalla durata del contatto. Provocano alterazioni nell'epidermide e l'irritazione può non essere evidente dopo l'uso, ma manifestarsi nel tempo. Si depositano sulla superficie della pelle e nei follicoli.
Sodium laureth sulfate e Amonium laureth sulfate
Sono tensioattivi di sintesi derivati dall'ossido di etilene con azione emulsionante e schiumogena. Aumentano la consistenza del prodotto. Meglio tollerata dalla pelle rispetto alla precedente, questa categoria di tensioattivi può causare irritazione, in particolare agli occhi, in proporzione alla concentrazione.

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